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Il contesto

L’Istituto è l’unica scuola del territorio di Piano Tavola – Belpasso, centro abitativo sorto su un territorio appartenente a quattro comuni (Belpasso, Camporotondo Etneo, Motta S. Anastasia e Misterbianco).

L’ Istituto accoglie 667 alunni suddivisi in 34 classi, di cui 9 di Scuola dell’Infanzia, 16 di Primaria e 9 di Secondaria di I^ grado. Il tessuto sociale appare molto variegato e diversificato. I nuclei familiari differiscono non solo per estrazione sociale, cultura ed attività lavorativa, ma anche per usi, tradizioni e abitudini. Il background familiare degli studenti e’ medio-basso.

Recentemente c’è stato un aumento delle iscrizioni da parte di alunni stranieri, soprattutto cinesi, che potrebbero offrire stimoli per un’educazione interculturale. La difficoltà del contesto ha stimolato in molti docenti l’adozione di una didattica più stimolante e accattivante. I pochi studenti di cittadinanza non italiana sono bene integrati nel contesto scolastico.

La scuola presenta un grado significativo di complessità ed eterogeneità. Il territorio in sé non offre opportunità significative di crescita e sviluppo della popolazione giovanile, per l’inadeguatezza o assenza delle infrastrutture locali. Pertanto la scuola costituisce l’unico nucleo di riferimento e aggregazione.

Ogni Amministrazione emana i propri decreti e amministra secondo la propria autonomia con disparità di trattamento tra i cittadini del territorio e ciò si riflette negativamente anche sull’organizzazione scolastica: trasporto alunni, mensa, possibilità di usufruire dei pullman comunali per rientri pomeridiani e visite didattiche in orario curricolare.

Per quanto riguarda gli alunni stranieri, la scuola si trova in difficoltà soprattutto con quelli appena arrivati, non avendo alcuna mediazione culturale per superare le barriere linguistiche. La maggior parte delle famiglie non attribuisce alla scuola il giusto valore e pertanto molti studenti affrontano l’esperienza scolastica con un basso grado di motivazione e di impegno. Il contesto socio- economico di provenienza degli studenti è basso. La percentuale di studenti provenienti da famiglie svantaggiate è superiore sia alle medie nazionali che a quelle regionali.

Tutto ciò comporta il fatto che, da parte di questi studenti e a volte delle stesse famiglie, la scuola viene vissuta come un obbligo e non come una possibilità di crescita.